Circa il 40% della popolazione mondiale e quasi un adulto su tre negli Stati Uniti hanno la pressione alta, che nei soggetti con predisposizione genetica alle malattie cardiache aumenta notevolmente il rischio di attacchi cardiaci e ictus.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, le malattie cardiache contribuiscono a 17 milioni di morti nel mondo ogni anno, di cui 4 milioni in Europa e 600.000 negli Stati Uniti.
Nonostante le crescenti prescrizioni di medicinali per la pressione alta e farmaci ipocolesterolemizzanti, l’incidenza di malattie cardiovascolari negli Stati Uniti si prevede aumenterà del 40% entro il 2030.
Questo perché la medicina convenzionale non affronta alla radice le cause di queste condizioni, ma si concentra invece sulla riduzione meccanica della pressione sanguigna o dei livelli di colesterolo con farmaci altamente redditizi.
Secondo diversi studi dell’Istituto di ricerca del Dr Rath, la causa di queste condizioni è una carenza a lungo termine di micronutrienti.
Ciò si traduce in alta pressione, aumento della domanda di colesterolo come fattore di riparazione per le arterie e grave carenza di nutrienti per il cuore.
In questo studio1 è stato utilizzato un modello animale unico che imita il rischio di malattie cardiache negli esseri umani combinando due fattori di rischio critici: alta pressione sanguigna e predisposizione genetica al colesterolo alto.
Gli animali con questi fattori di rischio estremo hanno beneficiato in modo significativo dall’assunzione di micronutrienti, quali vitamina C, lisina, prolina e altri.
L’assunzione di questa miscela di micronutrienti ha comportato una riduzione del 60% di depositi grassi nelle pareti delle arterie.
Il modello animale unico utilizzato imita il rischio di malattie cardiache negli esseri umani combinando due fattori di rischio critici: alta pressione sanguigna e predisposizione genetica al colesterolo alto.
Gli animali con questi fattori di rischio estremo hanno beneficiato in modo significativo dall’assunzione di micronutrienti, quali vitamina C, lisina, prolina e altri.
L’ Assunzione di questa miscela di micronutrienti ha comportato nello specifico:
• una riduzione del 60% di depositi grassi nelle pareti delle arterie;
• una diminuzione del 31% della gravità delle lesioni aterosclerotiche;
• un calo del 66% del colesterolo LDL e del 32% di quello totale.
• una maggiore stabilità della parete dell’arteria e una minor formazione di coaguli di sangue, riducendo così il rischio di blocchi al flusso di sangue nelle arterie del cuore e del cervello.
L’aneurisma aortico (cedimento e rottura dell’aorta addominale) è una delle principali cause di morte negli anziani.
Questo studio1 ha dimostrato che gli animali trattati con micronutrienti avevano il 13% in meno di aneurismi e lacerazioni dell’aorta addominale di quelli del gruppo di controllo.
Questi convincenti risultati dimostrano l’efficacia della miscela di micro nutrienti utilizzata nell’influenzare allo stesso modo diversi meccanismi biologici associati a fattori di rischio estremi per malattie cardiache.
E’ giunta l’ora di applicare su larga scala questa conoscenza.
1. PubMed
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2 Comments
fausto silva
23/02/2016Concordo sulla opportunità di integrare l’alimentazione con i micronutrienti del dott. Rath soprattutto se l’alimentazione non è corretta.
Staff
08/03/2016Grazie Fausto per il tuo commento.
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